Oasi del Lago di Falciano del Massico -
Monte Massico

 

 

Come è noto , da tempo uno degli obiettivi " forti " del WWF Caserta  è quello della protezione e valorizzazione di una delle ultime e più importanti aree umide della nostra provincia : il lago di Falciano del Massico . Dopo numerosi contatti con le autorità e grazie all’impegno del gruppo attivo locale , quest’anno si sono cominciate a gettare le basi per svolgere alcune attività di studio e recupero ambientale.

La progettualità prevista dal gruppo attivo WWF- Lago di Falciano, nel periodo luglio-settembre 1999 prevede vigilanza anti-incendio in tutto l’areale del Comune di Falciano del Massico.- Contemporaneamente continuerà l’opera di recupero dei sentieri naturali presenti e sarà ultimato il censimento delle specie faunistiche e arboree presenti all’interno del perimetro dell’Oasi del WWF.- Quest’ultima operazione risulta essenziale per il recupero della collina di Monte Massico dove negli ultimi anni sono state introdotte numerose specie essenze arboree non autoctone. La sezione del WWF di Caserta recentemente ha inoltrato alle autorità competenti della Regione Campania l’autorizzazione per poter effettuare le seguenti iniziative:

Con l’occasione svolgeremo, con l’aiuto dei nostri volontari, un opera di bonifica e di pulizia dell’area circostante della riserva del Lago di Falciano.

FINALMENTE E’ GIUNTA L’ORA DELL’AZIONE ….

Il giorno 18 settembre 1999 un gruppo di volontari del WWF di Caserta , guidati da Lello Lauria, responsabile della Sezione di Terra di Lavoro e dal Direttore dell’Oasi di S.Silvestro Franco Paolella hanno iniziato la prima fase di ricognizione e studio del lago di Falciano del Massico . Era ovviamente presente e attivo Mimmo Verrengia , responsabile appunto dell’Oasi di Falciano . I ragazzi del WWF hanno iniziato a ripulire le sponde e i sommozzatori della F.I.A.S. di Caserta hanno esplorato i fondali riportando in superficie pezzi di automobili , un furgone intero targhe incluse , pneumatici e quanto altro la inciviltà può aver deposto nel laghetto .

 

Il tentativo che l’associazione ambientalista sta conducendo è quello di recuperare l’importante specchio d’acqua per una sua completa e sana fruizione che avrebbe indubbiamente anche risvolti economici da non disdegnare per le popolazioni locali . E’ da tempo che i fenomeni di eutrofizzazione hanno condotto ad una moria di pesci . A fenomeni di inquinamento di origine agricola ( fertilizzanti e pesticidi ) si è aggiunta la drastica riduzione di portata dell’immissario Rio Fontanelle e conseguente abbassamento del livello del lago e concentrazione di prodotti tossici .

 

Il prossimo lavoro dei sub della F.I.A.S. sarà proprio questo : raccogliere campioni di acqua a varie batimetrie , carotare il fondo e prelevare i fanghi , documentare fotograficamente lo stato di salute delle acque e ripulire il più possibile il lago . Un lavoro fondamentale se si vuole tentate di sposare occasioni di sviluppo produttivo , valorizzazione dell’economia locale e protezione dell’ambiente .

Storie analoghe a quelle di Falciano in Italia e nel Mondo hanno insegnato che i corpi idrici , specie interni , hanno minime capacità di assorbimento degli inquinanti ma al contempo sono aree fondamentali per l’approvvigionamento idrico a scopo agricolo o civile , per favorire il passo o la nidificazione di uccelli acquatici , per la regolazione del microclima locale ed infine , possono essere occasioni di reddito se sapientemente protetti ed usati . In fondo ,chi vorrebbe fare una gita ai bordi di una discarica su cui galleggiano pesci morti ???

La ricerca è appena iniziata . I primi campioni raccolti saranno analizzati dal dott. Piero Sagnibene , ecotossicologo del WWF Caserta , mentre Domenica 26 settembre i volontari del WWF daranno una ulteriore ripulita al lago . Non un fatto episodico , ma l’inizio di in serio lavoro di bonifica , di ricerca e di corretta valorizzazione .

Il lago di Falciano viene giustamente ritenuto strategico : è un avamposto contro il degrado della nostra Provincia ; è un laboratorio per approfondire i meccanismi con cui agiscono taluni veleni ambientali e come le biocenosi possono reagire ; è un modo per dimostrare che la protezione dell’ambiente , oltre ad essere necessaria per la nostra sopravvivenza , se ben gestita può divnire un buon investimento economico .

Il sindaco di Falciano del Massico Zannini è consapevole di questa realtà e ci auguriamo continuerà ad essere vicino al WWF.

Si ringrazia per la fattiva collaborazione anche il dott. Pasquale Campanile , direttore del Servizio Veterinario ASL CE 1 nonché responsabile del Gruppo Attivo WWF di Falciano del Massico .


 

INAUGURAZIONE OASI WWF DI FALCIANO DEL MASSICO
Venerdì 14 luglio 2000 ore 10,30 c/o la sala consiliare del
Comune di Falciano del Massico

 

Programma:

Ore 10,30 – Conferenza stampa con la partecipazione di:

 Hanno assicurato la loro partecipazione il Dott. Riccardo Ventre Pres. Provincia di Caserta e il Dott. Domenico Zinzi pres. Consiglio Regione Campania

L’invito è stato esteso a tutti i parlamentari della provincia di Caserta e ai sindaci dei comuni limitrofi.


SCHEDA OASI WWF "MONTE MASSICO"

 

Localizzazione :Località : Monte Massico Comune : Falciano del Massico Provincia : Caserta

Descrizione : Altitudine : 250 – 400 m / slm Superficie : 48 Ha circa

Cartografia : I.G.M. F. 171 – I S E Sessa Aurunca Scala 1 : 25000

Ente gestore : W.W.F. a seguito di convenzione con il Comune di Falciano del Massico

Morfologia e Clima

 

Il gruppo del Monte Massico è una catena di rilievi che partendo dalle pendici del vulcano di Roccamonfina arriva alla costa tirrenica con direzione NNE – SSO.

Il gruppo confina a nord con il vulcano di Roccamonfina, ad est con la pianura del fiume Volturno, a sud con il Mar Tirreno e ad ovest con la pianura del fiume Garigliano.

Il gruppo del Monte Massico si può dividere dal punto di vista strutturale e morfologico in due parti: una costituita quasi esclusivamente da rilievi calcarei dolomitici; il suo insieme è caratterizzato da una tettonica a faglie. La seconda parte è costituita prevalentemente da terreni fliscioidi terziari.Il rilievo del Monte Massico è circondato da materiali piroclastici grigiastri e giallastri sul tipo del tufo campano, e da depositi alluvionali.

Si notano due fasi climatiche nettamente distinte: una estiva, calda e asciutta , ed una invernale umida con abbondanti precipitazioni, ma a temperatura mite.

Biologia

Flora

Le varie specie che compongono la vegetazione del Monte Massico sono quelle tipiche della flora mediterranea. Molto comuni sono il mirto, il ligustro, il lentisco, il corbezzolo, l’alloro ed il pungitopo.

Le specie arboree presenti sono il leccio, l’orniello, il carpino, il carrubo, l’oleastro, la quercia, la roverella, l’acero comune, la robinia, il sambuco il cipresso e varie specie di pino mediterraneo.

Fauna

Tra i mammiferi ricordiamo: il cinghiale ( molto numeroso ), il tasso (raro), il riccio, il toporagno comune, la talpa, il moscardino, il ghiro (raro), l’arvicola, ed il topo selvatico. Tra i carnivori: la volpe, la donnola e la faina. Fra i rettili sono presenti la vipera comune, la lucertola campestre ed il ramarro. A tutt’oggi sono state censite oltre 90 specie di uccelli. Ricordiamo: la poiana, il nibbio bruno ( molto raro), il gheppio, la civetta, l’allocco, il barbagianni, l’assiolo (l’unico rapace notturno che raggiunge le nostre regioni dopo aver trascorso l’inverno in Africa), il cuculo, il picchio verde, il picchio rosso maggiore, il picchio rosso minore, lo sparviero, la ghiandaia, il gufo comune, la gazza, l’astore, il merlo, l’upupa il torcicollo, l’averla piccola e l’averla capirossa, il torcicollo, il rigogolo, lo scricciolo, la passera scopaiola, la capinera, l’occhiocotto, il pigliamosche, il codirosso spazzacamino, il pettirosso, l’usignolo, il tordo bottaccio, la cinciarella, la cinciallegra, il codibugnolo, la passera d’Italia, il fringuello, il verzellino, il verdone, il lucherino, il cardellino, lo strillozzo, lo zigolo nero, lo storno, il passero solitario, la calandra, il colombaccio, il tordo sassello, il succiacapre, il beccafico e la pispola, la beccaccia.

Strutture.All’interno sono previsti sentieri per visite guidate di diversa difficoltà, bacheche didattiche e un’area di sosta.

Vista sul Lago di Falciano del Massico 


La galleria fotografica è in allestimento .......

 


Lettera aperta al Sindaco di Falciano del Massico ....