Settimana Nazionale “Porta la Sporta”

Perché usare per pochi minuti un oggetto che può durare anche cento anni ?
Stiamo parlando del sacchetto di plastica che spesso ci viene dato “gratuitamente“ ma per cui tutti paghiamo un caro prezzo!
- Costituisce un’inutile spreco di risorse energetiche non rinnovabili, deriva dal petrolio
- Deturpa e inquina per centinaia di anni ogni luogo del pianeta
- Per opera di agenti naturali e attraverso scarichi e corsi d’acqua raggiunge mari e oceani dove diventa un serial killer.
I sacchetti uccidono ogni anno oltre centomila esseri viventi: mammiferi marini, tartarughe, uccelli,... che li inghiottono scambiandoli per cibo o che vi rimangono intrappolati morendo per fame o asfissia.
ORA LO SAI, PARTI DA QUESTO PICCOLO GESTO PER MODIFICARE STILI DI VITA INSOSTENIBILI, FAI UN USO INTELLIGENTE DELLE RISORSE DEL PIANETA E RIFIUTA "L'USA E GETTA"!

Visita il sito WWF e quello di Porta la Sporta

 

Il comitato promotore dell'evento costituito dall'Associazione dei Comuni Virtuosi, dal WWF, da Italia Nostra, dal FAI e da Adiconsum lancia la settimana nazionale “Porta la Sporta” che si terrà  dal 17 al 24 Aprile 2010 per promuovere l'utilizzo della borsa riutilizzabile in sostituzione dei sacchetti in plastica e dei sacchetti monouso in generale.

La “Settimana nazionale” costituisce il secondo evento, dopo la giornata internazionale “Plastic Bag Free” dello scorso 12 settembre, che viene lanciato nell'ambito della campagna “Porta la Sporta”.

La campagna promossa dall'Associazione dei Comuni Virtuosi è stata  lanciata nel marzo 2009  con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'uso ormai fuori controllo del sacchetto in plastica (e conseguente danno ambientale), come esempio emblematico di uno stile di consumo “usa e getta” non più sostenibile.

Ogni anno infatti, nella sola Europa, vengono consumati circa 100 miliardi di sacchetti di plastica usa e getta la cui vita media si stima essere inferiore ai 20 minuti! E gli italiani ne sono tra i più assidui utilizzatori, con un consumo annuo stimato in circa 24 miliardi di sacchetti, ovvero quasi 400 a testa ogni anno. Purtroppo i sacchetti in plastica, che non sono biodegradabili in quanto derivati dal

petrolio, persistono nell’ambiente per decine di anni o più, con gravissime conseguenze per la natura. Nei mari per esempio, dove tendono ad accumularsi, sono causa di morte per migliaia di delfini, balene, foche, tartarughe e uccelli marini, che scambiandoli per meduse o altre prede di cui si nutrono, finiscono per ingerirli morendo soffocati o per danni irreparabili all’apparato digerente. 

Scopo dell’evento “Porta la Sporta” è coinvolgere durante la settimana quanti più soggetti possibile a partecipare con eventi e iniziative che promuovano l'adozione della sporta. L'invito è rivolto a ogni tipologia di azienda e impresa, al settore commerciale, alimentare e non, associazioni e organizzazioni no profit, istituti scolastici di ogni grado, enti e istituzioni nazionali e locali e ovviamente singoli cittadini. 

La settimana si propone di stimolare non solamente eventi limitati alla sua durata ma anche  di promuovere e annunciare la partenza di iniziative che possano proseguire nel tempo.  Per quanto riguarda invece le campagne già in atto, la settimana diventerà un'occasione per celebrare i risultati raggiunti e/o incrementare il livello di impegno in termini di risultati o di partecipazione ottenuta.

Il messaggio che questo evento vuole anche trasmettere è che tutti possiamo prender parte alla lotta ai cambiamenti climatici in atto, riducendo l'impronta ecologica determinata dai nostri stili di vita e che.... non c'è tempo da perdere! Dobbiamo partire da adesso impegnandoci ciascuno nel proprio ruolo  per un futuro che utilizzi in maniera più efficiente e sostenibile le risorse naturali in diminuzione: acqua potabile, foreste, terreni fertili, ecc.

Portare la sporta può diventare  qualcosa di più di una semplice abitudine, può rappresentare  il "primo" atto di consapevolezza ecologica che apre un percorso di atti ulteriori di rispetto verso l'ambiente.

Così come il sacchetto, seppur biodegradabile, è diventato l'icona di uno stile “usa e getta” la borsa deve diventare segno distintivo di quanti non hanno solamente adottato un oggetto ma uno stile di vita di cui essere orgogliosi che antepone “il prendersi cura, l'essere consapevole delle proprie azioni” all'agire automaticamente e superficialmente nel quotidiano per soddisfare comodità momentanee, inconsapevoli del pegno che le future generazioni dovranno pagare.

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