Anno 2005

001gennaio

Alle ricerca delle sorgenti perdute : Linara , Giove Fontanelle e Tellena

 

La recente vicenda della cave ha reso nuovamente attuale il problema della tutela del territorio più prossimo al capoluogo ed in particolare quello dei Monti Tifatini . Il WWF Caserta , che da sempre sostiene che tutela e fruizione del territorio debbano coniugarsi  , ha presentato all’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Caserta un progetto , ideato dal Responsabile del Territorio del WWF Caserta arch. Guido Guerriero , per il recupero e la valorizzazione delle sorgenti più importanti dei Colli Tifatini  quali la Tellena, Giove Fontanelle e Linara . 
 

  • La Fonte di Linara si trova lungo la strada che collega Pozzovetere con Giardoni, in territorio di Pozzovetere  ed era meta di numerosi visitatori che vi si recavano per rifornirsi d'acqua, ritenendola assai leggera e ricca di ferro.
  • L’altra è la Atellano, oggi identificabile con quella detta Fontana Tellena  in territorio di Casola, non distante dall'Eremo di San Vitaliano.
  • La piú importante è sicuramente la Fontana Jovia, ( Giove Fontanelle ) , "E Ghiove" o "Ghiove" che si trova nella zona di Monte Castello e fu chiamata Giove accreditando l'esistenza di un tempio dedicato a Giove Tifatino .

Queste sorgenti , che sicuramente un tempo erano di grande importanza per gli usi domestici dell’antica Caserta , versano oggi in condizioni di totale degrado ed abbandono dovuto a sversatoio spontaneo di rifiuti di ogni tipo .

Il loro recupero avrebbe come risultato immediato la riduzione dello spreco della risorsa “acqua” di cui il nostro territorio non è ricchissimo e del rischio di inquinamento delle falde profonde oltre che  la valorizzazione di aree di importante valore storico da poter inserire nei percorsi storico - naturalistici coerenti alla vocazione turistico ambientale che la città di Caserta insegue da anni  . 

Obiettivi del progetto sono lo studio ed il rilievo delle fonti , il censimento delle cause di inquinamento e la successiva bonifica delle aree .

Questa iniziativa rientra nei progetti del WWF Internazionali DETOX  e Obiettivo Acqua; secondo quest’ultimo la gestione delle risorse idriche deve passare attraverso un approccio ecosistemico e non solamente infrastrutturale , ovvero recuperare e proteggere le fonti disponibili e gli ambienti circostanti per ottenere una maggiore quantità di acqua di qualità elevata .

  Il Responsabile del Territorio                        Il  Responsabile del WWF  Sezione di Caserta
Arch, Guido Guerriero                                      dott. Raffaele Lauria                                            

002maggio

Comunicato stampa: Stage Ecoturismo

 

Si è concluso il primo stage di formazione per operatore di Turismo Naturalistico - ecologico ed integrato - organizzato dall’ l’I.P.S.S.C.T.P. “E. Mattei” di Caserta – Dirigente Scolastico prof. Giuseppe Mangiante - e il Wwf sez. di Caserta, con la collaborazione della società Wwf Ricerca e Progetti.  Il corso ha  coinvolto quattro classi 4°(A-B-C-D) dell’indirizzo turistico e le classi 3° che a turno hanno partecipato come uditori .

Lo stage si è svolto presso la sala “Giuseppe Pace”  della sede del WWF di Caserta .

Le cifre per ogni classe:

·        64 ore di lezioni frontali;

·        36 ore di attività esterne presso le aree protette;

·        20 ore di attività presso aziende agrituristiche;

·        3 escursioni presso le aziende La Colombaia di Capua , Cassetta di Sessa Aurunca , Starza dei F.lli Telaro di Galluccio.

·        2 escursioni presso le Oasi del WWF del Bosco di San Silvestro di Caserta e quella di Serre – Persano in provincia di Salerno

 

·        I tutors dell’Istituto Mattei: prof.ssa Maria Pezzella; prof.ssa Maria Teresa Olivieri; prof.ssa Giuseppina Liguori;  prof. Giosuè Batelli.

·        I tutors WWF: dott. Angelo Ferraro; dott.ssa Antonietta Sorrentino; sig.ra Teresa Leggiero; sig.na Sara Battista.

 

I docenti – tutti attivisti volontari del Wwf Caserta – e le materie:

·        arch. Lina Sorrentino - Elementi di gestione di un’area protetta

·        dott.ssa Annalisa Renga – Cultura d’impresa

·        prof. Franco Rubino – Visite guidate ad aziende agrituristiche

·        arch. Guido Guerriero – Difesa del territorio e dell’ambiente

·        dott. Franco Paolella – Protezione dell’ambiente e impresa.

·        dott. Renato Perillo – Elementi di ecologia

·        dott. Raffaele Lauria – Team Building e comunicazione.

 

  

Tutte le materie sono state svolte con esercitazioni, laboratorio e con consulenza sul campo.

Obiettivo del corso: formare operatori del turismo ecologico ed integrato richiesto molto spesso dai Tour Operator in modo da poter progettare vacanze con forte impronta ecologica. Far conoscere le problematiche ambientali, la necessità di conservare la Natura in modo da poter creare un’offerta eco-sostenibile coniugando ecologia ed economia.

La proposta scaturisce dalla necessità di adeguare i diplomati alle richieste di un mercato turistico sempre più proteso verso un trend paesaggistico-naturalistico.

Il corso ha visto l’attiva e proficua partecipazione del Dirigente Scolasticoprof. Giovanni Mangiante, della coordinatrice prof.ssa Maria Pezzella e di tutti i tutors scolastici ed aziendali che hanno dato un contributo fondamentale alla buona riuscita dell’evento .

Uno stage innovativo e sfidante, ma le capacità organizzative e le competenze professionali dei volontari del WWF di Caserta hanno permesso di svolgere un corso complesso e dai contenuti molto variegati che ha fortemente coinvolto i ragazzi. L’aumentata sensibilità ai problemi ambientali ed il boom degli agriturismi sono opportunità che le nuove professionalità espresse dall’Istituto Mattei di Caserta potranno cogliere , anche grazie alle competenze acquisite durante lo stage.

 

Il Responsabile del WWF  Sezione di Caserta

Dott. Raffaele Lauria

 
003novembre

ECOMOSTRO IN COSTRUZIONE SULLE RIVE DEL LAGO MATESE.

DENUNCIA WWF (novembre 2005)

Il WWF Campania ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per la costruzione di un ECOMOSTRO sulle rive del lago Matese.

Sulle rive del Lago Matese, nel comune di San Gregorio Matese (CE), all’interno Parco naturale regionale del Matese, sono in corso di realizzazione imponenti lavori per la costruzione di un edificio in cemento armato di n. 3 piani. L’edificio rappresenta un autentico “pugno nell’occhio” per il paesaggio della zona.(vedi foto)

Oltre all’edificio ritratto nelle foto, che sorge nei pressi dell’agriturismo “ La Baita”, nella medesima zona del Lago Matese sarebbero aperti altri sei cantieri edili, uno dei quali all’interno dell’agriturismo “La Falode” di dimensioni anche maggiori di quello ritratto nelle foto.

“Si tratta dell’ennesimo gesto scellerato compiuto ai danni di un territorio di estremo pregio ambientale che bisognerebbe valorizzare in modo diverso, soprattutto oggi che esiste sul territorio un ente a ciò preposto, cioè il Parco Regionale del Matese”, dichiarano il delegato alle aree protette del WWF Campania e il responsabile della sezione WWF Caserta. I dirigenti del WWF dichiarano inoltre che “sono auspicabili iniziative per la diffusione di attività ricettive, ma in contesti che non danneggino il territorio e le forme di vita che lo popolano, in rispetto dei principi di conservazione della biodiversità”.

Scheda di approfondimento

L’area oggetto degli interventi era frequentata (almeno prima dell’avvio del cantiere) dall’aquila reale e dal lanario che la utilizzavano quale territorio di caccia. Entrambe le specie sono di rilevante interesse comunitario e soggette a tutela sia nelle leggi nazionali (legge 157/92) che in quelle europee (Direttiva Uccelli). L’area, oltre a essere compresa in zona B ( zona di riserva generale) del Parco regionale del Matese istituito ex L.R. n.33 del 1993, è anche Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) ai sensi delle Direttive Uccelli e Habitat. Pertanto, il rilascio di qualsiasi autorizzazione di approvazione di progetti richiede la preventiva valutazione di incidenza ex art. 5 DPR 8.9.1997, n. 357 e direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. Tuttavia, nessuna autorizzazione poteva essere rilasciata in quanto le norme transitorie di salvaguardia del Parco Regionale del Matese vietano la realizzazione di nuove costruzioni nella zona B. L’edificio inoltre sta sorgendo in area compresa del parco regionale ad una distanza inferiore a 300 metri dalla riva del Lago Matese e, pertanto, in area sottoposta ope legis a tutela paesaggistico-ambientale ex art. 142, lett. b ed f D. Legs. 22.1.2004, n. 42. Il WWF non è a conoscenza dell’avvenuto rilascio di qualsivoglia autorizzazione amministrativa per la realizzazione dell’edificio, né della preventiva valutazione di incidenza del progetto.